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Chirurgia delle calvizie

Il diradamento dei capelli e/o l’avanzare della calvizie sono per l’uomo dei seri problemi. L’uomo che ha perso i capelli molto spesso perde molta della propria sicurezza e della propria immagine.

Il trapianto di capelli è uno degli interventi di chirurgia plastica che ha subito negli ultimi anni un buon perfezionamento. Oggi garantisce al paziente non solo la possibilità di riavere i propri capelli laddove li aveva perduti, ma anche di riacquistare un aspetto estetico perfetto e senza alcuna traccia dell’intervento, riacquistando la sicurezza in se stesso. Nell’intervento di autotrapianto i bulbi che generano i capelli vengono prelevati dalla zona occipitale e trasferiti all’area del cuoio capelluto che si desidera infoltire.

Si tratta perciò di un trattamento definitivo i capelli trapiantati continueranno a crescere nel tempo. L’obiettivo del trapianto dei capelli è quello di infoltimento delle aree calve o eccessivamente diradate tramite la metodica di autotrapianto monobulbare. La tecnica è basata sul trasferimento di capelli robusti prelevati da zone geneticamente resistenti a zone affette da calvizie.

Il paziente ideale al trapianto di capelli è quello affetto da calvizie androgenetica di vario grado. Ovviamente più elevato è il grado di calvizie secondo la scala di Hamilton, più complesso sarà il trapianto dei capelli nel senso che si dovrà trapiantare un maggiore numero di unità follicolari e saranno necessarie più sedute.

Nel caso della calvizie femminile il processo di perdita dei capelli è normalmente diverso dalla calvizie maschile. Si tratta di un diradamento più omogeneo e generalizzato. Grazie al trapianto di singole unità follicolari si può anche in questo caso ridare alla paziente un buon risultato.

I capelli trapiantati, dopo l’intervento, mantengono intatte le capacità di crescita e la lunga durata di vita, tipiche della regione da cui sono stati prelevati. Ciò è possibile grazie alle moderne tecniche di microchirurgia.

LA PROGETTAZIONE PERSONALIZZATA

L’intervento è consigliabile nei piccoli e grandi casi di calvizie. Le moderne tecniche di microchirurgia consentono risultati ritenuti fino a poco tempo fa impensabili. Le controindicazioni riguardano la presenza di capelli troppo radi nell’area donatrice. Il processo di perdita dei capelli deve essere concluso prima di sottoporsi alla chirurgia, altrimenti potrebbe rendersi necessario un successivo intervento.

Non tutti i pazienti possono avere lo stesso obiettivo: per alcuni questo potrà essere il riinfoltimento, per altri la copertura completa dell’area di calvizie, per altri ancora il ripristino della regione anteriore.

La pianificazione e la progettazione grafica sono essenziali nell’intervento di autotrapianto. Il disegno delle aree dove verranno trapiantati i capelli è il frutto di una scelta accuratamente meditata insieme al paziente in rapporto alle sue necessità. In casi di calvizie estesa può essere utile la tecnica combinata (scalp reduction+autotrapianto dei capelli) in modo da ridurre l’area d’intervento.

A nostro avviso è bene discutere accuratamente sulla pianificazione dell’intervento durante la prima visita preoperatoria per lasciare all’ultimo momento solo gli ultimi dettagli del disegno preoperatorio.

IL DISEGNO PREOPERATORIO

Le zone dove saranno trapiantati i capelli vengono evidenziate da un disegno realizzato dal chirurgo in collaborazione con il paziente che viene così informato su tutte le possibili varianti con i risultati corrispondenti nel suo caso. I traguardi raggiungibili, infatti, variano tra soggetto e soggetto e, di conseguenza, anche la pianificazione dell’intervento deve essere scrupolosamente personalizzata.

LE TECNICHE CHIRURGICHE

Autotrapianto dei capelli. I singoli bulbi, prelevati da una sottile striscia del cuio capelluto, vengono trapiantati nella nuova sede in microincisioni a tasca. Il reinfoltimento si completa nell’arco di due-tre sessioni, realizzate a distanza di sei mesi l’una dall’altra.

Scalp reduction. Prevede l’asportazione di piccole superfici privi di capelli di vertice (occipitali od eventualmente centro-parietali) e l’avvicinamento dei lembi contrapposti. In questo modo viene ridotta l’area glabra e si limita di conseguenza la tecnica di autotrapianto.

IL PRELIEVO

Il prelievo consiste nell’asportazione di una sottile striscia di cuoio capelluto dalla regione occipitale (sopra la nuca, dove i capelli non cadono mai). La zona del prelievo viene poi suturata. La sottile cicatrice residua, nascosta tra i capelli, è già pressoché invisibile subito dopo l’intervento. Questa fase dell’autotrapianto dura circa 15 -20 minuti.

La striscia di cuoio capelluto prelevata viene divisa in tante “fettine” sottilissime . Questa fase molto delicata di taglio si esegue al microscopio per non danneggiare i delicati bulbi. Le “fettine” vengono ulteriormente divise in piccole unità contenenti uno, due o tre capelli al massimo.

I piccoli innesti ricavati corrispondono alla naturale organizzazione dei capelli che sono infatti normalmente organizzati nel cuoio capelluto in follicoli di 1-3 capelli.

Gli innesti follicolari devono avere dimensioni molto precise in base alle esigenze personalizzate del singolo caso e vengono manipolati al microscopio per non danneggiarli e mantenerne intatta la vitalità. La grandezza del prelievo dipende dal numero di capelli che si intende trapiantare: maggiore il numero di capelli necessari, maggiori le dimensioni della striscia da prelevare.

LE MICROINCISIONI

I microinnesti di capelli, opportunamente preparati, vengono inseriti in piccolissime incisioni che vengono fatte sul cuoio capelluto nelle aree da trapiantare con delicate lame o aghi. Questa è una fase chiave dell’intervento: in questo momento, infatti, stabiliamo la densità necessaria di ciascuna area, l’inclinazione del capello e la dimensione delle microincisioni in rapporto al tipo di innesto che sarà poi posizionato nel loro interno.

La corretta esecuzione delle incisioni rende più agevole anche la fase successiva di inserimento degli innesti con dei vantaggi fondamentali:

  • Evitare la formazione di piccole croste sul cuoio capelluto;
  • Ridurre a zero il sanguinamento e preservare la vitalità dei tessuti e dei capelli circostanti;
  • Dare un aspetto naturale ai capelli trapiantati.

I MICROINNESTI

I capelli, ad eccezione della linea frontale, sono uniti in piccoli gruppetti: le unità follicolari che sono composte da 1, 2 o 3 capelli. Noi selezioniamo gli innesti sulla base di queste unità anatomiche, perché ciò significa trasferire i capelli nella loro misura più piccola, con la maggiore percentuale di successo e di naturalezza.

L’IMPIANTO

La fase di impianto ed il posizionamento degli innesti richiede molta abilità e concentrazione. Spesso è sufficiente trapiantare 2500-3000 capelli per ottenere un ottimo risultato. Possiamo perciò proporre al paziente una o più sessioni, a seconda della necessità con una pianificazione strettamente personalizzata del trattamento volto ad ottenere un risultato ottimale nel minore tempo possibile.
Il posizionamento degli innesti avviene con lo strumentario e la tecnica microchirurgica. La precisione in questa fase ci consente di ottenere una percentuale di crescita dei capelli trasferiti vicina al 100%.

Le unità follicolari composte da un solo capello vengono posizionate preferibilmente nella linea anteriore della fronte per dare un aspetto naturale e “non operato”. Le unità composte da 2 o 3 capelli fanno da contorno o vengono trapiantate nelle altre aree da infoltire.

NUMERO DEI CAPELLI E STRATEGIA

E’ importante sapere che il buon risultato di un trapianto non è condizionato solo dal numero effettivo di capelli trapiantati. E’ infatti fondamentale che gli innesti follicolari vengano posizionati in modo da dare la maggiore resa dal punto di vista visivo. Un buon chirurgo è in grado di decidere la strategia giusta per il suo paziente e suggerire se non sia preferibile fare due sessioni di media entità piuttosto che un’unica megasessione.
La cura del posizionamento strategico degli innesti e la ricerca della perfezione nella linea anteriore fanno sempre la differenza tra un trapianto di molti capelli e un ottimo trapianto.

LA MEDICAZIONE

La medicazione consiste in una sottile benda elastica, simile a quella da tennista, per mantenere una compressione omogenea nella zona di prelievo per 12 ore; l’area trapiantata non necessita di alcuna copertura. L’assenza del bendaggio è una scelta resa possibile dalla qualità dell’intervento eseguito.

IL POST-OPERATORIO

I piccoli segni dell’intervento scompaiono in una settimana circa, ma sin dai primi giorni possono essere sovrapponibili a quelli di una comune dermatite.
Il giorno successivo alla seduta di autotrapianto si dovrà lavare il cuoio capelluto con un delicato shampoo disinfettante e seguire una breve terapia post-chirurgica. Nei primi giorni è possibile notare un lieve arrossamento del cuoio capelluto.
Da non dimenticare. Per poter intravedere i primi risultati bisognerà attendere un paio di mesi. I “nuovi” capelli cresceranno uniformemente con una direzione di crescita adeguata alla zona: il reinfoltimento avrà così un effetto naturale.

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