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Peeling

I peelings sono degli esfolianti cutanei (sostanze chimiche) che provocano, più o meno profondamente, l’eliminazione delle cellule epidermiche ormai invecchiate. L’obiettivo del trattamento è quello di levigare e migliorare l’aspetto della cute, rimuovendone gli strati superficiali più danneggiati. I risultati sono un effetto di levigatura cutanea, che attenua ed elimina le rughe, attenua le macchie , e spiana le cicatrici post-acneiche. Gli effetti di questa applicazione variano a seconda della concentrazione e del pH della sostanza.

Gli effetti indotti dai peeling sono:

  • Stimolazione della crescita dell’epidermide;
  • Rigenerazione di nuovo tessuto;
  • Stimolazione della produzione di nuovo collagene.

Con il passare dell’età e con la continua esposizione al sole si ha un invecchiamento generale della pelle, in particolare del volto, che appare più opaca, meno elastica e solcata da fini rughe. Inoltre, lo stress e il fumo tendono ad accelerare questo processo d’invecchiamento. Il Peeling chimico permette di ottenere una pelle più giovane e consente di adeguare il trattamento a ogni singolo paziente, senza alterarne la vita di relazione. La ripetitività delle sedute permette inoltre di modificare durata, tipo e sede di applicazione degli acidi, in funzione dei risultati progressivamente ottenuti.

I peeling chimici si possono classificare in base alla loro capacità di penetrazione nella cute ed alla conseguente profondità di azione in: superficiali, medi e profondi. Il livello di profondità dipende dal tipo di sostanza, dalla sua concentrazione e dal tempo di applicazione.

Maggiore è la profondità raggiunta, più evidente è il risultato che ci si potrà aspettare.

CLASSIFICAZIONE DEI PEELING

  • Peeling superficiali;
  • Peeling medi;
  • Peeling profondi.

Le maggiori differenze tra i tre gruppi consistono nel diverso grado di penetrazione delle sostanze chimiche che li compongono, dalla loro aggressività esfoliante e, di conseguenza, dal risultato che producono.

PEELINGS CHIMICI SUPERFICIALI

Sono preparati di sostanze chimiche che stimolano l’esfoliazione dello strato superficiale dell’epidermide (strato cheratinico e granuloso). La cute risponde a queste sostanze con un arrossamento immediato e talvolta con un lieve sbiancamento “frost”, dovuto a una reazione necrotica e precipitante delle proteine cheratiniche. Questa reazione dura alcune ore, la cute rimane arrossata per 3-5 giorni, fino a quando dura l’esfoliazione.
Dopo 8-10 giorni si ha il ripristino cutaneo completo e si può ripetere la seconda applicazione. Sono cure poco impegnative per la paziente, senza molti disagi ma, per ottenere risultati apprezzabili, occorrono mediamente da 10 a 20 applicazioni.
Il principale esfoliante di questo gruppo è l’Acido glicolico.

ACIDO CLICOLICO

I Peeling all’Acido Glicolico (AHA),hanno un indice di complicanze quasi assenti. L’acido glicolico ha la capacità di determinare l’esfoliazione dello strato corneo della pelle e di stimolare direttamente i fibroblasti e le cellule basali inducendone una maggiore attività. Questo effetto cheratinolitico, efficace, ma non visibile al paziente non gli limita il sociale.

TECNICA DI APPLICAZIONE

Previa detersione delle aree del volto con soluzione pre-Peeling, si procede all’applicazione di un adeguato quantitativo di sostanza esfoliante. Il tempo di azione viene limitato in base alla reattività cutanea e alla sede da 3 a 6 minuti. Quindi viene neutralizzato con soluzione tampone specifica. La sua attività si esplica a livello degli strati più superficiali della cute in quanto esso ha attività “cheratolitica”, riduce cioè la coesione tra le cellule superficiali della pelle (cheratinociti) eliminandole, in modo da consentire la successiva rigenerazione di nuovo tessuto.
Effetto secondario all’irritazione causata dall’acido a livello cutaneo, è la stimolazione degli strati più profondi dell’epidermide con conseguente aumento del turnover cellulare e formazione di nuove fibre di collagene e di vasi sanguigni.

Il trattamento con acido glicolico, grazie a questi effetti combinati, determina un progressivo ringiovanimento della pelle che appare più luminosa, elastica, morbida e con meno rughe. Il trattamento si conclude con l’applicazione di creme idratanti post-Peeling il cui uso viene prescritto al cliente nei giorni a seguire ed è totalmente indolore.
Sono rari i casi di ipersensibilità al Glicolico che si manifesta con un arrossamento più duraturo, comunque spontaneamente risolvibile in un paio di giorni. La scarsa aggressività del trattamento non impone misure limitanti l’attività nel sociale. Si consiglia tuttavia l’adozione di creme solari a schermo elevato (maggiore di 30) in caso di fotoesposizione.

ALTRI PEELING SUPERFICIALI

I peeling superficiali che comunemente utilizziamo oltre all’acido glicolico al 70% sono:

  • La Soluzione di Jessner (resorcina + acido salicilico + acido lattico) 1-2 strati (Nanopeel della Seventy
  • L’Acido Salicilico (Nanopeel della Seventy BG)

INDICAZIONI DEI PEELING SUPERFICIALI:

Sono indicati per il trattamento del:

  • Photoaging;
  • Cronoaging;
  • Ipercheratosi;
  • Cicatrici da acne;
  • Seborrea;
  • Macchie cutanee;
  • Rughe;
  • Invecchiamento cutaneo.

PEELINGS CHIMICI DI MEDIA PROFONDITÀ (T.C.A.)

Inducono necrosi dell’epidermide e del derma papillare determinano una totale rimozione dell’epidermide e del derma per coagulazione delle proteine delle cellule della pelle. Il tri-cloro-acetico al 35% è un acido che, se applicato sulla cute del viso, provoca una reazione cutanea di “frost” immediato (sbiancamento) e, quindi, una reazione sufficientemente profonda. Il TCA presenta il vantaggio di creare un’esfoliazione medio-profonda senza una seria tossicità sistemica.
I Peeling che comunemente utilizziamo nella pratica quotidiana con buoni risultati sono:

  • T.C.A. al 25 e 35% (Nanopeel della Seventy BG);
  • T.C.A 25-30%+ soluzione di Jessner(Nanopeel);
  • T.C.A. 25-30% + ac.glicolico.

Nel trattamento ambulatoriale l’intensità del frost corrisponde ad una minore o maggiore profondità del peeling.

INDICAZIONI

  • Discromie cutanee;
  • Photoaging,Cronoaging;
  • Cicatrici da acne;
  • Cheratosi senili;
  • Cheratosi solari;
  • Rughe;
  • Lassità cutanea.

POST-TRATTAMENTO

Nei giorni successivi al peeling la pelle andrà incontro ad una serie di mutamenti sino all’esfoliazione di una crosta necrotica più o meno scura. E’ questo un periodo molto delicato dove il paziente deve seguire scrupolosamente le indicazioni del medico: la non esposizione ai raggi solari e l’uso di creme riparatirice e rigeneranti, non ultimo la non asportazione della crosta. E’ molto importante l’uso di creme schiarenti e schermi solari totali.

INTERVALLO TRA I PEELING

E’ possibile sottoporsi ad un nuovo peeling solo dopo 20-25 giorni dal precedente.

PEELINGS CHIMICI PROFONDI

Inducono necrosi cutanea dell’epidermide fino a raggiungere il derma reticolare I peelings chimici profondi hanno tutti come principio attivo esfoliante il fenolo. Il fenolo per uso topico ad alte concentrazioni è un precipitante proteico che causa la denaturazione e la coagulazione irreversibile e rapida delle proteine cheratiniche dello strato superficiale epidermico, dando così una rapida esfoliazione.
Tra le diverse formule di”peeling” al fenolo, quello proposto dal Dott. Yoran Fintsi come la “Metodica Exoderm” è il più sicuro, il più veloce, il meno doloroso e quello che offre risultati migliori e più duraturi.
E’ costituito da una miscela di caustici a base di fenolo. Necessità di medicazioni occlusive, schermi solari per diversi mesi e una domiciliazione forzata e assenza dalla vita sociale per un periodo molto lungo.

INDICAZIONI

Questo peeling è indicato per:

  • Eliminare le rughe superficiali e profonde del viso;
  • Eliminare gli esiti di acne e varicella;
  • Eliminare macchie cutanee solari e varie altre manifestazioni cutanee da “fotoaging” e “chronoaging”;
  • Rughe;
  • Lassità cutanea.

Purtroppo il fenolo è cardiotossico e quindi non è privo di effetti collaterali. Negli ultimi anni si è ricorso sempre meno al peeling profondo non tanto per la difficoltà tecnica, quanto per la gestione del paziente nel periodo post-peeling.
Infatti il peeling profondo richiede una permanenza forzata al proprio domicilio per alcune settimane con bendaggi occlusivi e terapia antibiotica e cortisonica. Ciò rende molto difficile adattarlo alle esigenze sociali e lavorative della donna moderna. Pertano preferiamo ricorrere all’applicazione di altre miscele di esfolianti in più sedute pur di evitare le medicazioni, le terapie farmacologiche e soprattutto la limitazione sociale della donna.

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